La paresi atasso-spastica nella mielopatia cervicale
Quando il restringimento del canale vertebrale interessa il tratto cervicale, il midollo spinale può andare in sofferenza e determinare una paresi agli arti inferiori, che per le sua particolare manifestazione prende il nome di atasso-spastica. Il paziente non presenta dolori particolari, ma la sua capacità di cammino, nei mesi, si riduce sempre di più. “Sembra che le gambe non vadano”, oppure “mi sembra che le gambe pesino una tonnellata, eppure non ho dolore” sono le tipiche espressioni riferite dai pazienti. Si possono associare anche disturbi nell’equilibrio, tanto che la camminata diventa come quella di un ubriaco, e disturbi nella minzione come l’urgenza di correre in bagno non appena si avverte lo stimolo.
La malattia è subdola, proprio per l’assenza del dolore, e di solito il paziente arriva a diagnosi dopo diversi mesi dall’insorgenza del problema. L’unica opzione terapeutica, in caso si stenosi del canale vertebrale cervicale, è la decompressione del midollo per evitare ulteriori danni al medesimo. Ricorrere a procedure conservative sarebbe in questo caso un grave errore. L’intervento può essere eseguito per via anteriore, mediante una discectomia cervicale o somatectomia cervicale, oppure per via posteriore mediante una laminectomia, laminotomia open door o emilaminectomia con approccio controlaterale. E’ importante che il neurochirurgo valuti bene le tempistiche per l’esecuzione dell’intervento, per evitare che la troppa attesa determini ulteriore danno al paziente. |
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