Il "mal di schiena" e la "cervicale"
Cos'è il "mal di schiena"?
Con questo temine si indica semplicemente un dolore in regione dorsale o lombare (lombalgia), qualunque sia la causa scatenante. E’ una problematica comune, che affligge milioni di persone nel mondo ed è la principale causa di assenza dal lavoro. Si calcola che circa il 50-80% della popolazione adulta soffra di un episodio intenso di lombalgia all’anno. Per lo più è una probematica autolimitantesi, a risoluzione spontanea nell'arco di qualche settimana. Compito dello specialista di colonna vertebrale è dare nome e cognome al mal di schiena, individuandone la principale causa scatenante per cercare di contrastarla. Cosa causa la lombalgia?
E' difficile rispondere "semplicemente" a questa domanda. La colonna verterbale, infatti, è formata da un insieme di ossa, legamenti, muscoli, dischi, articolazioni, strutture neurologiche ed ogni componente può essere la causa del dolore. Ogni muscolo, disco intervertebrale, tendine o articolazione vertebrale può infiammarsi e dare origine a dolore. Analizziamo adesso alcuni tipi "classici" di mal di schiena, tenendo conto che comunque il riconoscimento del disturbo, la diagnosi quindi, è uno dei compiti più difficili del medico. Lombalgia acuta, blocco lombare o "colpo della strega"
E' il più frequente. Si manifesta come violento, puntorio ed improvviso e blocca la persona in una posizione. Di solito il dolore compare dopo uno sforzo fisico oppure con un movimento sbagliato, come può essere quello di chinarsi per raccogliere un foglio. E' sostenuto da un'infiammazione delle articolazioni vertebrali e dei muscoli che le ricoprono. Si risolve per lo più spontaneamente con riposo e uso di antinfiammatori. La persona affetta trova sollievo col riposo. La flessione del busto è poco dolorosa, mentre è lancinante l’estensione (il guardare il soffitto). Questo tipo di problematica è dovuto principalmente alle cattive abitudini, come la mancanza di esercizio fisico unita alla sedentarietà e al sovrappeso. Tutto ciò porta ad un costante aumento di lavoro delle articolazioni vertebrali che, col tempo, vanno sotto sforzo e si infiammano. Le terapie maggiormente efficaci, oltre al riposo e agli antinfiammatori classici (Orudis, Aulin, Oki, ecc…), sono l'agopuntura, le manipolazioni vertebrali, l’infiltrazione della articolazione vertebrale stessa, detta infiltrazione di faccetta. Talvolta anche una protrusione discale, ossia l'anticamera dell'ernia del disco, può provocare sintomi simili e in questo caso il "mal di schiena" risponde più difficilmente alle terapie. L'instabilità vertebrale
Se il soggetto va incontro a molteplici episodi di blocchi lombari, per valutare la presenza di una instabilità vertebrale diventa necessario inquadrare meglio la problematica con esami radiologici (Rx della colonna, mediante proiezioni dinamiche) e Risonanza Magnetica. In caso di instabilità vertebrale il problema è di più difficile soluzione. Le terapie mediche, fisiatriche ed infiltrative, possono dare beneficio, ma spesso solo transitoriamente. Anche l'agopuntura dà risultati modesti e transitori in questi casi. Bisogna allora prendere in considerazione procedure chirurgiche, come la radioablazione delle faccette. Nel caso invece di una vera e popria spondilolistesi (scivolamento di una vertebra rispetto ad un’altra), la soluzione non può non prevedere una fusione intersomatica delle due vertebre. Il dolore discogenico
Spesso si dà la colpa del mal di schiena alla presenza di una o più ernie del disco. In realtà la maggioranza delle ernie del disco è asintomatica e non provoca dolore. Quando invece è il disco intervertebrale ad essere la causa del problema, il paziente accusa un dolore profondo, sordo, che peggiora flettendosi (tipicamente il momento piu critico è in bagno per lavarsi i denti o farsi la barba) e migliora in estensione. Questo quadro doloroso può essere l’inizio di una sciatica: dopo qualche settimana di dolore lombare, questo passa e si modifica in un intenso e violento dolore sciaticale che interessa un arto inferiore. Il dolore discogenico è di difficile terapia. Come nel caso di sindrome faccettale, si può risolvere spontaneamente, ma in periodi piu lunghi (mesi) e può limitare molto l’attività lavorativa e sociale. Il trattamento conservativo prevede esercizi fisiatrici mirati, associati ad uso di corsetto lombare e terapia antinfiammatoria-antidolorifica di supporto. L'agopuntura si sta dimostrando efficace in una discreta percentuale di pazienti: il trattamento va continuato per periodi lunghi e deve associarsi a cambiamenti dello stile di vita. Se il quadro non si risolve, si può prendere in considerazione un trattamento chirurgico. Tra le varie opzioni troviamo la microdiscectomia lombare, associata o meno alla fissazione lombare percutanea (in casi molto selezionati). La cervicalgia
Il dolore cervicale, nella sua genesi, è sostenuto principalmente da una causa muscolare e tendinea, a differenza di quello lombare, sostenuto invece da problematiche osteodiscali. Se alla parte “bassa” della schiena è demandato il compito di sostenere il peso di tutto il corpo, la porzione cervicale della colonna ha la funzione di sostenere ed orientare la testa. Il capo racchiude la maggioranza degli organi di senso, come olfatto, vista e udito, e viene continuamente tenuto in movimento per ottimizzare questi sensi. E’ inoltre una sfera collocata sopra un tronco, e richiede continui aggiustamenti muscolari per permettere che l’intero corpo si muova. Pensate alle difficoltà che un neonato ha nel tenere ritta la testa: è un compito, non facile, a cui assolvono precisi e piccoli muscoli cervicali. Come nella lombalgia, l’inquadramento diagnostico è necessario. Per eseguire la diagnosi a livello cervicale ho utilizzato negli anni passati principalmente la semeiotica di medicina manuale ostepatica, in quanto più fine e precisa della tradizionale scolastica. Negli ultimi anni la pratica dell'agopuntura ha notevolmente migliorato la mia capacità di trattamento e al momento uso principalmente questa tecnica per trattare la cervicalgia, ricorrendo ad infiltrazioni e manovre osteopatiche molto raramente. |
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